Primo Maggio a Monfalcone per chiedere più sicurezza

Primo Maggio a Monfalcone per chiedere più sicurezza

Un Primo Maggio a Monfalcone per chiedere più sicurezza e più attenzione alle vittime dell’amianto
Per il Primo Maggio la FenealUil, oltre che nelle principali piazze d’Italia, sarà presente alla manifestazione nazionale organizzata da Cgil, Cisl e Uil a Monfalcone (Gorizia).
Una partecipazione che ha un forte valore simbolico, in una terra “di confine”, a significare l’apertura del sindacato all’Europa e ai suoi valori di pace, condivisione e giustizia sociale, ma anche per denunciare la difficile situazione della cantieristica navale, che in Italia ha causato molte vittime sul lavoro, in particolare per l’esposizione all’amianto.
Proprio sulle vittime dell’amianto fa discutere, la Circolare Inail n°. 58 del 29 dicembre 2023 che stabilisce i criteri per accedere al “Fondo vittime amianto” in favore dei lavoratori di società partecipate pubbliche che hanno contratto patologie asbesto-correlate durante l’attività lavorativa nei cantieri navali, dei loro eredi e delle società partecipate pubbliche, così come previsto dall’articolo 24, comma 2, del decreto legge 30 marzo 2023, n°. 34. Si prevede che possano accedere al Fondo (20 milioni di euro all’anno) anche le società partecipate pubbliche dichiarate soccombenti con sentenza esecutiva o comunque parti debitrici nei verbali di conciliazione giudiziale depositati entro il 31 dicembre 2023, o nei verbali di conciliazione comunque sottoscritti in sede protetta entro il 31 dicembre 2023, aventi ad oggetto il risarcimento di danni patrimoniali e non patrimoniali, riconosciuti in favore dei lavoratori. In sostanza, le società pubbliche che operano nella cantieristica navale – in pratica, Fincantieri – potranno ricevere un “rimborso” per i danni pagati alle vittime da amianto da loro stesse causati.
«È una sorta di aiuto di Stato mascherato – afferma Stefano Costa, segretario nazionale Fenealuil – che di fatto ‘regala’ milioni di euro a chi ha causato così tanti morti sul lavoro. Le risorse andavano investite per implementare i risarcimenti ai lavoratori, di tutti i settori, e ai loro familiari».

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